No Man No Cry: esce il 21/05/21 Il mio rework suonato intensamente e dedicato al settore dimenticato della nightlife

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Qualche estate fa in Italia abbiamo ballato sulle note di Jimmy Sax, musicista francese che aveva costruito una melodia meravigliosa sulla base di No Man No Cry di Oliver Koletzki, usando una base remixata da Worakls, un brano nato su Youtube per arrivare a 31 milioni di streams su Spotify: una dinamica vincente di rifacimenti e contaminazioni musicali ormai alla base di tanti successi della nostra epoca “elettronica”.

Insieme a Lorenzo Benassi e al team di Origami Studios abbiamo lavorato per mesi a una nuova “violin version”, che portasse il sound più vicino al mio mondo e ridesse slancio internazionale a questo brano, accompagnandolo con un video immerso nella natura della Via Mala, tra Brescia e Bergamo. Il 21 maggio sarà pubblicato, e non perdetevi il LIVESTREAM della sera prima durante il quale la suonerò dal vivo, presenterò il video in anteprima e chiederò a tutti i fan di aiutarmi a condividerla fin dal debutto.

Cliccate qui e accendete il promemoria https://fb.me/e/1eLSAW3ZP

Ma che senso ha la musica dance a maggio 2021, dopo un anno in cui le luci delle discoteche sono rimaste spente e ancora non sappiamo quando si riaccenderanno? E’ una domanda amara e complessa, ma cerco come sempre di sintetizzare qualche spunto personale.

Intanto la musica dance ed elettronica raggiunge l’apice nel rito del club, del festival, dell’aggregazione, ma la sua importanza va oltre proprio perché riesce a sintetizzare tutto ciò.

Come tutti gli stili musicali da conforto a chi la ascolta nelle situazioni più diverse, è una medicina sempre pronta all’uso con le sue finalità ed effetti.

La musica dance racchiude alcuni “trigger” molto importanti, ed è il motivo per cui ho scelto di focalizzarmi su questo genere con il mio violino e le produzioni.

Seguite il mio radioshow e la mia playlist per scoprire le mie selezioni sempre nuove http://bit.ly/TSVPlaylist

Credo molto nel circuito virtuoso dell’energia che parte dalla nightlife, dallo svago, dalla libertà di persone che si incontrano fuori dalle convenzioni del giorno e riequilibrano il loro modo di essere e le relazioni con il prossimo la notte, non solo da giovani ma in molte fasi della vita. La notte è importante per scoprire, per crescere, per trovare la propria consapevolezza.

Ma i “big artist” che credono in ciò in cui credo io, i top dj, cosa hanno combinato per tenere vivo quel fluire che passa dalla musica? Una piccola rassegna delle 5 idee migliori secondo me:

1 David Guetta ha puntato sulla beneficienza legata a grandissimi eventi: NEW YORK, PARIGI, DUBAI, andate a vedere gli eventi spettacolari che è riuscito a creare https://youtu.be/xaurMcGqZHU

2 Alok è il dj producer brasiliano che ha creato un sound di tendenza negli ultimi anni, oltre ai livestream è riuscito a tenere un ritmo di produzioni di grande qualità e vi consiglio di scoprilo su TIKTOK e Instagram perché, oltre alla musica, produce contenuti davvero interessanti https://www.instagram.com/alok/

3 Benny Benassi è il portabandiera italiano nel “club” dei top dj producer mondiali, oltre ad essere uno sportivo, amante della natura, un emiliano verace e umano. Su tutti il suo livestream dall’Arena di Verona https://youtu.be/eFqfbePlxAI

4 Marshmello forse in Italia non ha ancora avuto la consacrazione che ha nel resto del mondo, ma resta uno dei più innovativi artisti del panorama elettronico. Seguitelo su Instagram anche perché sta lanciando un progetto NTF https://www.thisisaito.xyz

5 chiudiamo con Armin Van Buuren, che non rappresenta la “vecchia guardia” bensi con tutto il suo modo di produzioni, etichette e remix contest, ha sicuramente mostrato come anche un producer conosciuto per la trance può dire la sua nel pop, collaborare con tanti altri artisti e farlo molto bene, addattando le grandi capacità tecniche al momento di pausa https://alessoavb.lnk.to/LALLIO

Torneremo presto a ballare? Magari quest’estate? Io mi auguro di si, anche perché aver dato tutto questo spazio a stampa e “benpensanti” che non hanno fatto che criminalizzare la cosiddetta “movida” dimenticandosi dell’importanza del divertimento e dell’aggregazione come componente fondamentale della vita, e quindi della salute delle persone e della società.